Sottoscrivere una polizza TFR offre grandi vantaggi economici.
Poche aziende ne sono a conoscenza e si lasciano sfuggire i benefici di questa operazione.
In generale, il trattamento di fine rapporto viene usato dalle aziende come “forma di autofinanziamento”, ma è una scelta poco strategica.
Cos’è il TFR
Secondo gli esperti di Economia è:
“l’acronimo del trattamento di fine rapporto, ossia la prestazione economica che compete al lavoratore subordinato all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, per qualsiasi motivo (licenziamento, dimissioni, o raggiungimento dell’età della pensione). Tecnicamente è un compenso con corresponsione differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro, una sorta di salario posticipato calcolato per quote annuali”
È una tutela del lavoratore dipendente.
Grazie alle polizze TFR, diventa anche una tutela per il datore di lavoro.
La polizza TFR
La polizza TFR è un’assicurazione che stipula un’azienda a favore dei dipendenti. In questo caso il datore di lavoro è definito come contraente, mentre i dipendenti sono i beneficiari.
Lo scopo della polizza è quello di essere certi di avere la somma sufficiente a liquidare il TFR al momento della cessazione del rapporto.
Essendo, infatti, usata spesso come forma di autofinanziamento, il rischio è che non si abbia la liquidità necessaria al momento del bisogno.
Le caratteristiche
Formalmente la polizza assicurativa a copertura del TFR è un’Assicurazione Vita Rivalutabile e i premi confluiscono in Gestione Separata.
Gli impegni che ne comportano sono:
- il datore di lavoro deve versare la quota maturata;
- la compagnia assicuratrice deve investire i relativi premi per liquidare alle scadenze la somma sufficiente +a garantire il rispetto degli obblighi di legge da parte del datore di lavoro.
Questo tipo di accantonamento di TFR, per natura, non può essere soggetto ai tipici vincoli previsti per un’Assicurazione Vita Rivalutabile. Perché nessuno può conoscere in partenza il momento in cui avverrà la cessazione del rapporto di lavoro per ogni dipendente. Diventano, quindi, impossibili le penali in caso di operazioni di Riscatto.
D’altronde questa polizza TFR nasce proprio per garantire al datore la somma necessaria a rispettare gli obblighi di legge e ai dipendenti la liquidazione dello stesso.
Come si riscuote la polizza TFR
La polizza si riscuote al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Cioè quando il dipendente cessa di lavorare per l’azienda.
A quel punto il datore di lavoro che, in quanto azienda, è il contraente della polizza, dovrà richiedere alla compagnia assicurativa il riscatto della posizione inerente al dipendente, o ai dipendenti interessati, e consegnare la busta paga relativa al Trattamento di Fine Rapporto.
Sarà compito della compagnia assicurativa emettere due quietanze:
- una per liquidare direttamente il dipendente per le somme di TFR dovute;
- una per liquidare il datore di lavoro relativamente alle ritenute IRPEF applicate in busta.
Sarà compito del datore di lavoro, poi, versare tale importo allo Stato in veste di sostituto d’imposta.
Quanto conviene
Per capire la convenienza della polizza assicurativa a copertura del TFR, facciamo un esempio.
Prendiamo un’azienda X con 15 dipendenti, che ha un monte retribuzioni lorde annue pari a € 350.000,00.
Quest’azienda deve versare al Fondo di Garanzia INPS lo 0,20% delle retribuzioni, ossia € 700,00.
Il TFR maturato in corso d’anno è pari al 7,41%, quindi:
TFR = 7,41%*350.000€ = 25.935,00€
Di cui lo 0,50% deve essere versato come contributo di solidarietà al Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti. Cioè:
0,50%*350.000€ = 1.750,00€
Questo significa che il TFR realmente accantonato per i dipendenti è
TFR = 25.935,00€ – 1.750,00€ = 24.185,00€
Ipotizziamo una rivalutazione annua pari all’1,70%. Questa rappresenterebbe un costo di:
1,70%*24.185,00€ = 411,15€
Perciò il costo complessivo alla fine è di:
700,00€ + 411,15€ = 1.111,15€
Che rappresenta, sulla quota del TFR realmente accantonato, il 4,6%.
Le forme di compensazione
Il decreto n. 252/2005 ha previsto alcune forme di compensazione a favore delle aziende i cui dipendenti trasferiscano il TFR maturando verso forme di previdenza complementare.
I benefici fiscali e contributivi sono:
- la deduzione dal reddito d’impresa del 4%, per le aziende con meno di 50 dipendenti, o del 6%, per le aziende con oltre 49 dipendenti. Percentuale da applicare all’importo effettivo del TFR conferito;
- la riduzione pari allo 0,28% sugli oneri sociali, per disoccupazione, assegni nucleo familiare, che devono essere versati dall’azienda. Riduzione che deve essere calcolata sulle retribuzioni totali dei dipendenti che hanno conferito al fondo il proprio TFR.
Il risparmio complessivo
Stando all’esempio precedente, facciamo finta che tutti e 15 i dipendenti aderiscano a una forma di previdenza complementare e vi trasferiscano il TFR maturando. Le compensazioni saranno le seguenti:
- deduzione del 4% dal reddito d’impresa: 967,40€. Ossia il 4% del TFR trasferito (24.185,00€), con un risparmio effettivo d’imposta di 232,17€;
- riduzione oneri sociali (0,28%): 980,00€. Ossia lo 0,28% delle retribuzioni lorde (350.000,00€).
In sostanza hai un risparmio, dovuto alle misure di compensazione, di 1.212,17€ (232,17 + 980,00), che rappresenta in percentuale sulla quota di TFR considerato il 5,01%.
Nell’esempio appena fatto, l’azienda che ha trasferito l’intera quota annua del TFR a un fondo pensione ha, nel complesso:
- un risparmio del costo dell’autofinanziamento non versando al Fondo di Garanzia lo 0,20% (700,00€);
- un risparmio del costo della rivalutazione pari all’1,70% (411,15€);
- portato in deduzione dal reddito d’impresa il 4% del TFR trasferito con un risparmio effettivo d’imposta (232,17€);
- messo da parte lo 0,28% sul versamento degli oneri sociali (980,00€).
Il risparmio complessivo della polizza TFR risulta pari a 2.323,32€ (700,00 + 411,15 + 232,17 + 980,00) che corrisponde a circa 10 punti percentuali sul TFR considerato (24.185,00€).
Speriamo che con questo articolo ti sia più chiaro perché una polizza TFR conviene a un’azienda e quali benefici puoi trarne.
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