YouTube Automation: 3 svantaggi principali da considerare prima di avviare il tuo canale

YouTube automation, consiste nel generare guadagni in modo automatico, tramite video su YouTube, senza mostrare il proprio volto. 

Puoi dunque ottenere profitti dai video su YouTube, senza mostrarti fisicamente, creando contenuti che catturino l’attenzione di un vasto pubblico. Guardando al successo di Ryan Kaji, che ha guadagnato milioni di dollari su YouTube prima di compiere 10 anni, diventa chiaro che fare soldi online con YouTube è più che un semplice sogno irrealizzabile.

Tuttavia, è importante tenere presente che ci sono anche dei svantaggi nell’automazione di YouTube. Nel seguente articolo, discuteremo infatti, le tre principali criticità, per aiutarti a decidere se questa strada fa al caso tuo. Oppure se dovresti considerare un diverso modello di business online.

Cos’è YouTube Automation 

sfondo grigio con logo di YouTube Automation

Il termine “YouTube Automation” fa riferimento a un processo che rende automatica la gestione di un Cash Cow Channel su YouTube. Questo significa che non è necessario seguire un processo manuale per creare e pubblicare i video.

Al contrario, è possibile sfruttare un sistema automatico.

Esistono molteplici strumenti per generare un reddito supplementare e YouTube Automation è uno di questi.

Tuttavia YouTube Automation non riguarda la creazione di video a fini di marketing. Si concentra, piuttosto, sulla produzione di video virali, in grado di generare entrate passive per il proprietario del canale.

Cosa NON implica l’automazione di YouTube 

A dispetto di quanto molti pensano, l’automazione di YouTube non comporta l’uso di bot, per incrementare artificialmente:

  1. l’interazione sui tuoi video,
  2. la riproduzione di contenuti di altri creatori di YouTube. 

Va notato che l’utilizzo di bot per generare coinvolgimento fittizio, viola le linee guida della comunità di YouTube. 

Inoltre copiare i video di altri costituisce una violazione del copyright nella maggior parte dei casi. A meno che il creatore non abbia espressamente condiviso il suo video sotto licenza Creative Commons, al momento del caricamento.

Al contrario, l’automazione di YouTube si basa sulla creazione di valore autentico per gli spettatori, attraverso la produzione di contenuti: 

  • Originali
  • Divertenti
  • Educativi. 

In questo caso, YouTube supporta l’automazione poiché i video originali di alta qualità, attraggono un pubblico più ampio sulla piattaforma. Perciò generano più entrate pubblicitarie. 

YouTube Automation è legale, ma è fondamentale rispettare le politiche della piattaforma.

3 Svantaggi da tenere in considerazione prima di avviare il tuo canale YouTube Automation:

1.Richiede tempo per generare un reddito stabil

Se pensi di poter accumulare ricchezza rapidamente attraverso l’automazione su YouTube, è meglio riflettere. 

Secondo Finance Quick Fix, in media servono 22 mesi solo per raggiungere il traguardo dei 1.000 abbonati, necessari per attivare la monetizzazione sulla piattaforma YouTube. 

Puoi guadagnare su YouTube anche senza la monetizzazione ufficiale, grazie a metodi alternativi come: 

  • Affiliate Marketing
  • Collaborazioni con marchi. 

Tuttavia, ottenere vendite di affiliazione con un pubblico così limitato è una sfida. E la maggior parte dei marchi preferisce collaborare con creatori che hanno almeno 10.000 abbonati

Dunque, se miri a un reddito stabile con l’automazione su YouTube, devi impegnarti per qualche tempo producendo contenuti in modo costante, prima di attrarre il tipo di pubblico che ti consentirà di guadagnare in modo sostanziale.

2.Confidi su YouTube come fonte di guadagno 

Nonostante YouTube automation, offra un alto grado di indipendenza, è importante sottolineare che non sei completamente autosufficiente da YouTube stesso. 

Pertanto, la tua attività è esposta al rischio che YouTube prenda provvedimenti contro il tuo canale, se riterrà il tuo contenuto non conforme alle sue linee guida. 

Questo è già accaduto in passato a YouTuber famosi come Logan Paul e David Dobrik. I quali hanno visto i propri canali privati della possibilità di monetizzazione. È fondamentale assicurarsi che i tuoi contenuti rispettino scrupolosamente le regole di YouTube per evitare situazioni simili.

3.La creazione di un team può comportare costi significativi 

Molti sostenitori dell’automazione su YouTube, promuovono l’idea di quanto sia conveniente esternalizzare la gestione dei canali di automazione

Ad esempio, il noto YouTuber ed esperto in automazione, Dave Nick, ha dichiarato di spendere solamente 22 dollari per ogni video. 

Tuttavia, se esaminiamo i siti web di freelance come Fiverr, diventa evidente che 22 dollari per un video potrebbero non essere una cifra molto realistica. 

Su Fiverr, i servizi di qualità più bassa e le offerte più basilari partono da 5 dollari. Ciò  significa, che il costo minimo per esternalizzare tutti e sei gli aspetti del tuo canale, potrebbe superare i 30 dollari. 

In realtà, la maggior parte delle persone dovrà investire molto di più per produrre contenuti di canale in grado di competere con quasi 1 miliardo di altri video presenti su YouTube. Tutti in lotta per l’attenzione degli spettatori. 

Parlando di questi svantaggi voglio affermare che sfruttare l’automazione di Youtube non ha senso? Assolutamente no! Ritengo piuttosto che avendo le informazioni a 360 gradi possiamo rispettare le linee guida. Ed eventualmente, portare il nostro canale al successo. 

Se desideri ulteriori informazioni, e consigli utili per Youtube Automation, ti invito a leggere il mio articolo 

Conclusione

In sintesi, l’automazione su YouTube offre opportunità interessanti, ma comporta anche svantaggi che richiedono consapevolezza. 

Pertanto, YouTube Automation, rappresenta una possibilità valida da considerare. La scelta di intraprendere questa strada, dipende dalle esigenze individuali e dalla capacità di affrontare le sfide in modo intelligente. 

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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